Geositi

La geodiversità viene definita, analogamente alla biodiversità, come la diversità degli elementi abiotici della natura, includendo minerali, rocce, sedimenti, fossili, forme del paesaggio, rilievi, processi geologici, geomorfologici e idrologici.

Nel settimo punto della Dichiarazione sui diritti della memoria della Terra condivisa a Digne (Francia) nel 1991, viene evidenziato che “dobbiamo stare attenti alla necessità di preservare le nostre memorie – il nostro patrimonio culturale. È il momento di proteggere il nostro patrimonio naturale. Il passato del nostro Pianeta non è meno importante di quello dell’Uomo. È ora per noi di apprendere a proteggere il patrimonio della Terra e, nel farlo, imparare di più sul passato della Terra. Imparare a leggere questo “libro” del passato, scritto nelle rocce e nel paesaggio molto prima del nostro arrivo”.

Esiste perciò un patrimonio geologico rappresentato da quei luoghi che hanno un interesse scientifico e che permettono di comprendere la storia o l'evoluzione di un territorio. Questi luoghi, chiamati geositi, sono meritevoli di conservazione e valorizzazione e fanno parte di quello che chiamiamo patrimonio naturale cioè di quell’insieme di aspetti biotici e abiotici che contraddistinguono un territorio. Con queste premesse non c’è dubbio alcuno sul fatto che la geodiversità del territorio del Carso Classico rappresenti un’unicità, tanto da essere riconosciuta come simbolo universale dei fenomeni carsici di clima temperato. Inoltre, nel Carso, la geodiversità, oltre ad avere un suo proprio valore, è di supporto alla vita e quindi ha una grande influenza sulla biodiversità e sulla sua evoluzione. Dagli aspetti microscopici degli organismi viventi a quelli macroscopici, la geodiversità è sempre presente.

In questo territorio, caratterizzato da tutti i tipi di forme carsiche epigee e ipogee, da un peculiare reticolo idrogeologico, da rari esemplari di fossili e da una lista molto lunga di particolarità naturalistiche, sono stati riconosciuti e selezionati 61 geositi, presenti nei catasti italiano e sloveno. Si tratta di luoghi iconici dove la geodiversità dell'area e il suo valore scientifico vengono esaltati, dove è possibile comprendere i fenomeni carsici e i processi geologici che li hanno formati.

In Italia, i geositi, sono catalogati e descritti nel Catasto dei Geositi del Friuli Venezia Giulia e curati dal Servizio Geologico regionale. Analogamente in Slovenia, queste zone di rilevante interesse naturale, sono presenti all’interno di un registro curato dall'Istituto della Repubblica di Slovenia per la Conservazione della Natura e sono protette dalla legge sulla Conservazione della Natura.

Sulla base di criteri scientifici e a seconda della loro importanza e unicità, i geositi sono stati classificati di interesse internazionale, nazionale, regionale e locale; a questa suddivisione viene poi associata la caratteristica prevalente, per cui un geosito può essere descritto ulteriormente come di interesse geologico (G), strutturale (GT), geomorfologico (GM), paleontologico (GP), idrogeologico (H) ed infine geomorfologico ed idrogeologico al tempo stesso (GM, H).

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